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“Kairós” The eternal now

“Kairós” The eternal now - Lo Spirito

Nel mondo greco, che è la civiltà che ha approfondito maggiormente queste


tematiche di introspezione, seconda soltanto alla civiltà Egizia, ancora più


profonda, le forme conosciute del tempo sono


                             Aion, Chronos, Kairós.


Da iniziando lo traduco: adesso è sempre, non “l’eterno presente” che impone


una incombenza assoluta nel tempo ordinario, ma proprio per come si può


manifestare lo Spirito: ora e sempre, con il “Kairós” che gli è proprio, ossia il


presente è eterno,


il presente si manifesta sempre !!!


Dire “oggi” in questo contesto per me significa Essere in attuazione,


non in divenire.


Essere fra o nelle pieghe del tempo.


Ci sono eventi


1) ordinari: che si svolgono nel tempo ordinario, come lo sviluppo o la crescita


 degli esseri viventi o il loro tracollo, l’accumulo dei sedimenti alla foce di un


 fiume;


2) non ordinari: non diventano reali nel tempo ordinario, lineare della fisica.


La fecondazione di un ovulo, l’impollinazione di un fiore, un infarto, la morte,

 

un terremoto, un incidente stradale, e perché no anche l’innamoramento,

 

possono essere, a volte, eventi iniziati nel “Kairós”, in quei momenti particolari,

 

quasi quasi “magici” ( per il senso comune delle persone ).

 

Per Bruno Lava ( non se la prenda per la citazione ) forse: “ il non spazio –


 il non tempo !


Per lo Zen il “Kairós” è l’ovvio, per chi vive nel “TAO” è il quotidiano.


Questi eventi realizzati nel “Kairós” e che si manifestano e si svolgono nel tempo


ordinario hanno in sé una carica particolare che, in quanto partecipi del tempo di


                                     Dio,


hanno acquisito delle peculiarità: l’essere eventi atemporali


( rispetto al tempo ordinario ).


Uno per tutti faccio un esempio chiave-scandalo: un figlio “concepito” in un atto di


                                    Amore,


nel “Kairós”, non è una persona ordinaria, è un essere concepito nella


                      “Luce divina


che si può portare con sé per tutta la vita, se non degenera.

  

Il tempo non esiste di per sé. Lo palesiamo nell’illusione del transitorio.


Il nostro realizzare e portare a termine gli eventi ci manifesta la presenza


dell’eternità nella nostra quotidianità. Viviamo in una condizione di “trance”,


di bridge, di ponte:


possiamo passare attraverso questo mare di sofferenza che il tempo ci impone e


percorrere questo ponte che ci illude di dover “andare” dall’altra parte, nell’altra


sponda che sarebbe anche il nostro futuribile “post mortem”, un mondo migliore,


quando invece possiamo andare si, al di là del tempo ordinario, anche “oggi”


rendendoci Esseri che si adoperano per realizzare in questa dimensione


vibratoria “fatta di carne” la loro vera natura ed essenza che è più propriamente


della sfera Spirituale da cui proveniamo e a cui possiamo accedere.


Essere e vivere nel tempo Kairós ci consente di attualizzare la nostra vera natura


e dimensione che è manifestare la nostra natura Spirituale e instaurare la


scintilla divina che è in noi e che ci accende il fuoco dell’Amore.


Ecco il nocciolo della questione. Spazio e “Tempo”, anzi i tempi:


                         Aion, Chronos, Kairós


non esistono senza Ruach ( Spirito x gli ebrei ) o Atma o Spirito.


 senza lo Spirito Santo che tutto vivifica .

 

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