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Telepatia e chiaroveggenza…

Telepatia e chiaroveggenza… - Lo Spirito

 

( Tratto dalle conversazioni con l’ ”Entità”A ) tramite Corrado Piancastelli         

A.: Coerenti con la scienza ortodossa, dicono che la chiaroveggenza e la telepatia sono una facoltà dell' organismo a produrre appunto la capacità telepatica e chiaroveggente. Affermare questo, naturalmente, significa non spiegare nulla, perché si tratta di una pura affermazione, non essendo dimostrato né dimostrabile che determinate qualità di tipo extrasensoriale provengono dall' apparato corporeo, benché l'apparato corporeo sia l'anello di trasmissione del fenomeno, su questo non c'è alcun dubbio, come accade col nostro medium 1' anello di trasmissione è il suo corpo fisico, c'è una voce, la mia, che è una voce ben fisica, c'è un pensiero che è dato dal linguaggio stesso, c'è una lingua, quella che voi parlate, dunque ci sono gli anelli di congiunzione di tipo fisico senza alcun dubbio. Se poi si accetta un discorso di tipo spirituale, allora si dirà che è lo spirito a produrre la telepatia e la chiaroveggenza. Oppure, in ultima analisi, si potrebbe aggiungere che la telepatia è prodotta dallo spostamento del pensiero o della coscienza e dalla possibilità che, dunque, qualcosa si sposti e vada nella mente di un altro, oppure che si legga nell'altro ciò che è già stato predisposto dalla catena degli eventi e dunque la chiaroveggenza sarebbe null'altro che una anticipazione o una lettura anticipante di cose già inscritte ed anche sufficientemente visibili.

La realtà è un'altra, nel senso che, sia pure dato per scontato che l'anello terminale è sempre il corpo fisico, e su questo non c'è dubbio, perché qualsiasi evento paranormale passa attraverso il corpo fisico o comunque la realtà fisica del mondo, nel caso di quei fenomeni esterni alla persona, noi sosteniamo che il fenomeno telepatico, come quello della chiaroveggenza è provocato dalla elastica possibilità che ha la struttura dell'anima di operare quegli spostamenti. L'anima, cioè questo involucro dello spirito, per intenderci, ha questa facoltà sua propria di non essere legata strettamente ai fattori spazio tempo, pur essendo in qualche modo collegata ai fattori, perché l'anima è a sua volta l'anello di collegamento tra il corpo e lo Spirito. Quindi la telepatia diventa a questo punto la trasmissione di segnali mentali, che possono raggiungere un altro soggetto, se il segnale viene rappreso in questa struttura dell'anima, trasmesso e ricodificato, per così dire, cioè riletto dal soggetto percipiente. Qui il fenomeno diventa sufficientemente elementare, il pensiero é una energia modulata, che dunque, perché conservi i suoi significati e come segnale non li perda, è necessario che ci sia un'altra struttura, appunto l'anima, che prenda il segnale così com'é, e dunque non lo disperda come invece normalmente accade. Cioè, quando voi pensate, il segnale energia, o l'energia che sostiene il significante, si disperde praticamente, perché é un'energia che viene manifestata dal cervello e poi si perde, si frantuma, si deteriora e non é più utilizzabile, bisogna che il soggetto pensi daccapo, perché quell'energia che é stata emessa, emanata è un'energia perduta, perché raggiunga un altro soggetto con la compattezza del linguaggio e dunque si conservi come struttura e come significato e dunque non si disperda, bisogna che sia rappreso da una struttura che ne ha la capacità e in questo caso é l'anima, che a sua volta, poiché opera in una situazione non spaziale, non temporale, può operare tutti gli spostamenti che vuole e a qualsiasi distanza può trasmettere il segnale che viene, poi, poiché é trasmesso nella sua totalità, riletto dal percipiente e quindi ripercepito nella sua globalità. Tanto è vero che il messaggio viene percepito normalmente nella sua totalità, a volte viene ritradotto male e ciò vuoi dire che c'é stato un difetto o un disturbo nella trasmissione, e come nei casi in cui si trasmette qualche cosa che non viene ricevuto nella sua interezza. Che cosa è necessario, perché il fenomeno poi si realizzi? E' necessario che ambedue i soggetti, ma specialmente il percipiente, soprattutto colui che percepisce, sia dotato di una buona capacità di ricezione telepatica, cioè in effetti, che abbia una sensibilizzazione, voi direste paranormale. Se non ce l'ha può non percepire nulla o percepire brandelli del messaggio, non perché il messaggio non sia giunto, ma perché il soggette non ha la capacità di leggere nella propria anima e non avendo questa capacità, il segnale é, supponiamo, giunto anche perfetto nell'anima, ma come mente non lo sa o non lo può decodificare, perché non ha gli strumenti. In genere il fenomeno lo si definisce spontaneo, perché voi in quanto uomini non sapete come decodificare questo messaggio, e allora, se avete questa sensibilità paranormale, la decodificazione avviene al di là della vostra tecnica o della vostra capacità. Voi lo percepite e basta e non vi ponete tanti problemi, altrimenti il rischio è, non che il messaggio non giunga, ma che non sia possibile leggerlo, quindi questo è complessivamente lo schema di quello che accade nello scambio telepatico e nello scambio chiaroveggente. Lo scambio chiaroveggente è praticamente lo stesso, intanto presuppone il fenomeno telepatico: io posso leggere in te, perché leggo in te, se leggo in te vuoi dire che mi sposto dentro di te. Il fenomeno non è soltanto o non è sempre una visione del tuo vissuto o di quello che sarà il tuo vissuto, quindi un atto di veggenza, di profezia, è molto più spesso un atto di lettura. Ciascuno di voi ha già impresso dentro di se le grandi tracce del proprio futuro: primo, perché il futuro é un po' la conseguenza del vostro passato e del vostro presente. Secondo, perché parte del vostro futuro nelle linee principali rientra nel progetto dello spirito. Per poter far questo, o io provoco un atto di onniscienza dentro di me, oppure vengo a leggere quello che c'è in te. Normalmente, tutte e due le possibilità entrano in gioco indifferentemente, e il perché entri in gioco una cosa o l'altra dipende da vari fattori, sia perché lo spirito può conoscere, in questo caso però bisogna attivare lo spirito, per conoscere direi profeticamente quello che é l'avvenire immediato, per immediato intendo tutto l'arco della vita di un altro spirito e quindi anche, parzialmente, di quella che è la sua vita.

La visione dell'altro spirito è soggetta ad errore, perché quando si vede dal punto di vista dello spirito si può commettere l'involontario errore di non potersi rappresentare tutti i passaggi temporali e umani, cioè un soggetto ha un progetto, ma non è detto che riuscirà ad eseguirlo e allora bisognerebbe andare ad analizzare tutti i vari componenti della vita e quindi vedere gli impedimenti, le trappole, le condizioni del soggetto. Non basta dire: quello è il progetto. Invece un sistema più preciso è quello di andare a leggere il soggetto, quindi al di là della visione spirituale, leggere il soggetto ancora una volta con l'ausilio di questa struttura che stiamo definendo anima, e quindi andare a vedere nel concreto, sia il progetto impresso nell'anima altrui, ma anche tutte le modalità in base alle quali il soggetto potrebbe non realizzare ciò che è scritto, oppure lo sta realizzando, oppure leggere gli impedimenti. In questo caso la chiaroveggenza è semplicemente una lettura di ciò che sta accadendo o che immediatamente accadrà. E anche qui la visione è una visione condizionata da molti fattori, prima di tutto questa volta in senso temporale. Io posso sapere quello che ti accadrà entro i limiti in cui presuppongo che la tua libertà non provochi variazioni eccessive e dunque non posso prevedere sulla lunga distanza. Ovvero, posso prevedere sulla lunga distanza, ma non è certo che accadrà, perché ci sono tutte le eventualità che tu ponga in atto una serie di fatti, di cose, di avvenimenti per cui quel progetto subirà una deviazione.

Diciamo che la dinamica, e facilmente potete colmare le varie lacune del mio stesso discorso, prevede comunque un movimento di unità tra due o più soggetti in maniera che ciascuno possa quasi entrare nell'altro; se questo avviene, l'altro diventa sufficientemente leggibile e stiamo parlando al di là di una lettura di tipo psicologico, che è un'altra storia, perché con la lettura psicologica siamo esclusivamente in un campo normale di deduzioni non siamo in un campo paranormale.

Noi ci stiamo riferendo a tutte le circostanze in cui determinati soggetti scambiano un messaggio telepatico, quindi mentale, senza l'uso della parola e di segni e di movimenti e quindi di conoscenza, quindi di chiaroveggenza, quindi di previsione laddove normalmente i due soggetti sono fra di loro del tutto sconosciuti o relativamente sconosciuti; e comunque poiché la previsione anticipa i fatti che non sono accaduti ha tanta più probabilità di centrare la verità quanto più il movimento dell'anima, cioè il movimento che é al di là della mente, riesce a spostarsi ed entrare nello schema previsionale e reale dell'altro per leggere tutto quello che può essere letto. Tutto questo discorso significa che contemporaneamente c'è una attività di energia in quanto, quando noi parliamo dell'anima o parliamo della mente, quindi parliamo del pensiero, ma dello stesso spirito, stiamo sempre parlando di energia, ecco perché in un certo senso hanno ragione i materialisti quando si impegnano su un discorso di tipo materiale, perché l'aspetto terminale è questo, ma hanno ragione anche certi spiritualisti quando parlano della presenza di uno spirito in questi fenomeni. In realtà nessuno dei due ha completamente ragione, perché lo spostamento dell'energia, è di quell'energia, che noi stiamo chiamando l'energia dell'anima e a volte dello spirito, che però si serve questa anima che voi avete, dell'energia materiale, di tutti i supporti materiali, perché l'anello terminale é una ricezione. In realtà c'é un'anima che riceve, come ripeto ancora brevemente, ma bisogna che il messaggio dell'anima passi al cervello e dal cervello diventi un atto cosciente, dunque che ci sia una memorizzazione del messaggio, altrimenti chi riceve non può ricordare neppure ciò che sta ricevendo. A questo punto il meccanismo è di ordine materiale ed è chiaro a questo punto valgono tutte le leggi attinenti la neurofisiologia cerebrale.

D. La veggenza, gli eventi che si verificheranno a distanza di secoli...

A.: Su questo ci andrei un po’ cauto, francamente, a volte ci si trova di fronte a delle previsioni di secoli che lo Spirito conosce come le conosciamo noi, ad esempio: io so in maniera abbastanza precisa ciò che accadrà nei prossimi secoli sulla Terra, ma lo so perché la Terra a sua volta ha un programma generale. Ora, se io questa memoria, o questa sensibilità conoscitiva, per altro non legata ai fattori spazio-tempo, li voglio applicare ai fattori spazio-tempo della Terra, devo operare tutta una serie di trasmutazioni, di trasduzioni, devo insomma fare un tipo di lavoro. Se questo tipo di lavoro si può fare, il soggetto incarnato ha questo tipo di memoria, ricorda ciò che sapeva da Spirito ed allora si può avere la profezia a lungo termine, una profezia basata appunto su una vera conoscenza extrasensoriale, direi qui una vera e propria conoscenza spirituale di uno Spirito che conosce in anticipo, non perché esistano le cose in anticipo, ma perché le cose, cioé gli atti del mondo sono a loro volta preordinati da una serie di fatti di tipo spirituale e non é detto che non cambino, la profezia non sempre si realizza, infatti.

D.: Perché sono fatti prevedibili ma non perché accadranno di sicuro insomma.

A.: Più che fatti prevedibili, sono fatti già iscritti in qualche modo in quello che é un sistema quale può essere quello terrestre, dove le cose non accadono casualmente, almeno per quello che riguarda lo Spirito e allora quelle cose lo Spirito le conosce, almeno da una certa evoluzione in poi é in grado di sapere, alcuni spiriti in particolare meglio e di più, alcuni di meno e altri non sanno nulla insomma.

D.: Quindi non esiste il determinismo in quanto realtà...

A.: Una parte del futuro é sicuramente presente in voi, come progetto iniziale di vita, ed é lì che ecco, scatta la possibilità chiaroveggente di andare a leggere quello che tu liberamente hai scelto prima di incarnarti. Che poi questo possa subire delle varianti, questo lo si sa, certamente vi sono delle varianti: si nasce

con un programma e poi la persona 4ubisce le deviazioni dal programma e quindi da essere libero che era nello scegliere il suo progetto, diventa un essere schiavo della Terra e così diventando schiavo, egli ha bisogno nuovamente di liberarsi. E come fa a liberarsi? Effettuando, appunto, un cambiamento della trappola in cui é caduto nascendo.

D.: Ciò che colpisce maggiormente a proposito della precognizione é il fatto che vi sono veggenti che hanno previsto anche cose ricordando particolari e quindi conoscendo la realtà al di sopra della legge di causa ed effetto.

A.: Ma è chiaro che così come io ve l'ho spiegato la legge di causa ed effetto non ha alcun senso più; non siamo più sotto l'influenza di questo principio, inquantoché la legge di causa ed effetto é poi una specie di vescica che può essere allargata e diminuita secondo come si vuole. Certo, nelle linee generali il principio di causa ed effetto é un principio ineccepibile, non c'é niente da dire, nell'Universo vige il principio di causa ed effetto: se un sistema deve esplodere, un sistema planetario esplode; non c'è nessun dubbio che se la temperatura scende c'è una cristallizzazione. Il Principio di causa ed effetto quindi é intoccabile, però dovremmo andarcelo a chiarire. Se il fenomeno telepatico é prodotto, come ho detto prima, dal movimento paranormale dell'anima, anche qui siamo nel principio di causa ed effetto, perché c'é l'Anima che é la causa e l'effetto é la telepatia. Il problema é che il principio di causa ed effetto, sacro da questo punto di vista nel senso universale, perché mai non dovrebbe comprendere anche le strutture spirituali ed essere semplicemente un principio da applicare alla materia? Questo è tutto. Se si sposta il discorso anche allo Spirito vale lo stesso principio, lo Spirito decide di incarnarsi: causa, e si incarna e quello é l'effetto. Non vedo perché si debba testardamente ritenere che vada soltanto applicato alla materia cosiddetta; basta semplicemente dilatare il concetto del Principio di causa-effetto per spiegarsi una quantità di altre cose che non riuscite a spiegarvi, ed allora sicuramente anche quando parliamo di Spirito, parliamo di causa-effetto. L'evoluzione é uno stimolo: causa che, se viene eseguita, come effetto provoca appunto l'evoluzione, cioè un accrescimento. Dunque, anche nello Spirito possiamo ottenere questo principio, é un principio che però, che non ci dice nulla sulla qualità delle cose, ci dice solo qualcosa in senso descrittivo per poter raccontare un evento ed un fenomeno, ma sulla qualità intrinseca, il Principio non ci dice assolutamente nulla. Certo, non significa niente poter dire é l'Anima che produce questo, é la materia che produce questo, oppure che quella materia produce questo, perché noi avremmo bisogno, anzi voi in particolar modo, di sapere la natura di ciò che instituisce e costituisce una causa da cui poi promanerebbe quello che viene chiamato effetto. Se si stabilisce questo tipo di discorso, si rischiarano molte aree oscure del discorso, che é in bilico tra Spirito e materia. Il fatto di voler limitare alla materia questo principio é deprimente, perché in realtà anche nel campo psicologico o nella sfera dell'interno dell'uomo vige questo, se tu sei stato educato male, naturalmente la risposta sarà negativa, se tu hai avuto una educazione nevrotica, l'effetto é che anche tu sarai nevrotico, se tu hai avuto una educazione disonesta diventerai un ladro, ma questo mi sembra talmente evidente che da solo basterebbe a neutralizzare il principio che vuole limitare agli oggetti della fisica, cioè della realtà, il principio di causa-effetto. E' tutto.

D.: Grazie Maestro. Ultima domanda, potrei chiederla io se possibile? A.: Certo.                                                                                                  D.: Perché fra le varie ipotesi della telepatia c'è stata anche quella di una iniziale forma di comunicazione tra gli esseri, cioè perché tutto sommato quegli esempi che noi abbiamo, di telepatia non è che ci sia un vero e proprio messaggio compiuto, sono cioè dei flash, sono delle immagini il più delle volte, più che dei veri e propri sensi compiuti di un messaggio e allora vorrei sapere fino a che punto sono una forma di paranormale di causa-effetto....

A.: Naturalmente quanto più preciso è il messaggio diremo, più accentuazione paranormale c'é, perché il soggetto non è in grado di decodificare, però attenzione, evidentemente ci stiamo riferendo, voi e io nel rispondervi, ad un aspetto sperimentale del problema, nella realtà della vita gli scambi telepatici sono molto più ampi e intensi di quanto possiate immaginare, perché se il soggetto non è nell'attenzione ricevente, può ricevere una quantità di messaggi telepatici da persone con le quali é particolarmente legato, per esempio, si fa sempre l'esempio della percezione direi paranormale tra genitori e figli, oppure tra persone che si amano molto intensamente, che hanno stabilito un contatto che é al di là della materia, ebbene c'é una comprensione immediata, uno scambio che a volte é proprio telepatico. Un soggetto sa esattamente cosa l'altro sta pensando, é vero che é soltanto un lavoro deduttivo a volte, a volte invece é una vera e propria scambievolezza telepatica, di cui le persone non sanno esattamente che cosa sta accadendo. Nei primordi gli uomini avevano scambi molto più intensi, quando il linguaggio non era così formulato e quindi é vero che nel tempo il linguaggio modulato ha sostituito il linguaggio telepatico come funzione propria, perché si tratta di funzione, cioè c'è un cervello, c'é quindi una attività bioelettrica legata ai neuroni, c'è quindi questa mente, dunque questo pensiero con le sue memorie, le sue cose ecc. e c'è questa struttura di cui stiamo parlando da tempo e che definiamo Anima (struttura elettromagnetica) e c'é questo Spirito (meglio definito come campo di forze). Ora, lasciando perdere lo spirito che non c'entra molto in tutto questo discorso, siamo di fronte ad una esistenza che fiancheggia la mente ed é questa che ha queste oscillazioni, però poiché si é persa questa capacità, a voi giungono ormai frammenti di questo scambio, e quindi voi trasmettete e l'altro riceve poco, perché non c'é più la funzione di traduzione. Se il soggetto ha però quella che ho definito la sensibilità paranormale, riceve di più, molte volte, come ho detto, c'é uno scambio completo di pensiero. Alle condizioni affettive che ho detto, qualche volta immagino anche sperimentali, in questo caso dobbiamo sempre parlare di uno scambio, di una scambievolezza, di una promiscuità fra due strutture di anima, due strutture le quali si stanno mettendo nella condizione, perché l'altro riceva qualcosa di più completo, può riceverlo sperimentalmente, sapendo che è una percezione extra sensoriale, come voi dite, oppure più semplicemente la prende come una intuizione di tipo affettivo e basta, e non si accorge neppure che è avvenuto un fenomeno telepatico.

D.: Maestro anche io volevo chiedere una cosa.... A.: Però l'esercizio sviluppa questa facoltà..

D.: Due cose volevo sapere, la prima é: da che cosa dipende il fatto che qualcuno ha e qualcuno non ce l'ha, la seconda se c'era un sistema per svilupparla questa capacità di comunicare.

A.: Dunque si sviluppa soltanto con l'esercizio, quindi non mi pare che ci sia tanto da dire, anche perché è un fenomeno semplicissimo, quindi basta esercitarsi tra due persone fino a raggiungere una discreta intesa. Perché alcuni ce l'hanno? Ma perché questa predisposizione che ho detto di tipo paranormale, tutti la possiedono, ma alcuni in maniera un po’ più accentuata e dunque vi riescono.

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