Qualche cenno storico.
Pendoli radiestesici sono stati rinvenuti presso molte culture antiche di tutte le parti del
mondo: nelle tombe degli Egizi, presso i Maya, gli Aztechi, nell’antica Mesopotamia, in
oriente, in Cina …
Possono essere di legno, di terracotta, di osso, materiali semplici da reperire e lavorare.
La radiestesia è “sapere”, mentre la radionica è “agire”. Senza la radiestesia la radionica non esisterebbe o sarebbe inutile, per questo motivo molti la definiscono “un sistema basato sull’uso del pendolo” o anche semplicemente “radiestesia strumentale”.
La radiestesia utilizza per le sue indagini bacchette, verghe, piastre su cui sfregare le dita, pendoli di tutti i tipi, tutti strumenti che non hanno come alcuni credono poteri propri, ma servono esclusivamente ad amplificare le reazioni muscolari e nervose del radiestesista mentre interroga la sua sensibilità. La ricerca radiestesica può toccare qualunque argomento, la salute, l’agricoltura, gli alimenti, i rimedi, le case, i corsi d’acqua, l’ecologia, in realtà tutto ciò che fa parte della nostra vita. L’indagine può anche essere condotta a distanza, nel qual caso ci si servirà di testimoni adeguati.
Ricercando fra gli scritti dei maggiori divulgatori di Radiestesia ci si può rendere perfettamente conto del perché sia stato scelto questo nome.
La radiestesia non è una cosa astrusa, misteriosa, complicata o inutile. Al contrario, è la capacità che ogni essere umano ha di ascoltare se stesso e l’ambiente in cui vive.
E’ la possibilità di ottenere risposte, e di poter scegliere cosa è meglio per noi, al di là dell’opinione altrui.
E’ un percorso che consiste nell’aprire e nello sviluppare la propria sensibilità.
E’ una strada per la conoscenza disponibile a tutti.
E soprattutto, è una occasione per vivere meglio la nostra vita quotidiana.
Una spiegazione al fenomeno della radiestesia
di Bob Brands
Da molto tempo i radiestesisti di tutto il mondo cercano di spiegare quell'insolito fenomeno noto con il nome di radiestesia. Molte sono le teorie nate a questo scopo, ma per adesso c'è solo una cosa certa: la radiestesia funziona!
In questo articolo vogliamo dare un contributo a questa ricerca.
Per essere credibile questa spiegazione deve seguire, a nostro avviso, certi criteri. Prima di tutto, deve potersi applicare a tutte le esperienze radiestesiche. Se infatti il campo di applicazione fosse limitato ad una sola parte di queste esperienze, ce ne sarebbe almeno una seconda parte che comprenderebbe tutte quelle in conflitto o in contraddizione. Per un solo problema questo non è accettabile. Così, se l'abate Rocard difende una teoria che spiega il 10% del fenomeno, la sua battaglia, intrapresa con grande coraggio, è già persa in partenza. La seconda condizione della nostra spiegazione è che deve essere consistente e logica. Ma questo non vuol dire che si deve conformare ai punti di vista della scienza contemporanea. Sfortunatamente, l'orizzonte scientifico è sovente limitato dalla filosofia materialista.
Questa filosofia guarda la materia come realtà ultima e in questa filosofia l'anima dell'uomo è sconosciuta, addirittura negata, e l'uomo viene considerato semplicemente come un corpo provvisto di tre dimensioni. Si nega l'esistenza di qualunque cosa che non sia fisica, ad esempio la telepatia, la preghiera, la chiaroveggenza, e così via; tutte queste non sono, secondo questa visione, che forme di allucinazione o autosuggestione, e non hanno alcuna importanza.
Eppure questi fenomeni fanno parte integrante della vita di tutti gli uomini, e non sono certamente i meno interessanti!
L'antica concezione secondo cui la materia non è che "Maya", apparenza, è espressa in un linguaggio più moderno dalla frase: il fisico è l'espressione dello psichico. E' un modo di pensare diametralmente opposto a quello della filosofia materialista, e molto più vicino a parer nostro alla natura umana. Questa filosofia probabilmente prima o poi, chissà, s'imporrà, ma ci vorranno ancora molti anni.
Se si accetta che il fisico è l'espressione dello psichico, conseguentemente la realtà ultima risiede nello psichico, e molti misteri diventano così facilmente spiegabili. La psiche dell'uomo infatti non è limitata da tre dimensioni, ma, al contrario, possiede una natura multidimensionale. Normalmente l'uomo non è cosciente di questa realtà, perché la parte psichica risiede nel suo subconscio. Solamente dopo molto allenamento l'uomo può imparare ad utilizzare una parte delle capacità nascoste nella sua psiche.
La radiestesia è una delle meraviglie del subconscio, e consiste di due aspetti. Il primo è che il subconscio può allenare i muscoli in modo tale che il pendolo o la bacchetta reagiscano con delle oscillazioni. Il secondo aspetto è che il subconscio accetta una serie di simboli, ponendo una domanda al pendolo, e può trovare una risposta a questa domanda per la sua natura multidimensionale; la distanza, lo ricordiamo, non esiste a questo livello.
In questo modo il subconscio può "guardare sotto la pelle" e scoprire ad esempio un tumore cerebrale, anche qualora il paziente si trovi in quel momento dall'altra parte del mondo; per chi utilizza il pendolo non c'è nessuna differenza.
Si può illustrare il concetto della sparizione della distanza con due semplici analogie. Prendete un foglio di carta, disegnate un cerchio e ponetegli un oggetto dentro. Un "essere" che abita nelle due dimensioni del foglio (o fuori del cerchio) non può osservare l'oggetto, poiché è nascosto dal contorno del cerchio. L'oggetto è percepibile solo da una terza dimensione. Ugualmente, disegnate su un foglio due croci, distanti una dall'altra. Nella terza dimensione, possiamo piegare il foglio in modo che le croci si tocchino, la distanza è sparita.. una dimensione in più e la distanza non esiste più.
Con la radiestesia si può lavorare su una mappa, cercando minerali o una persona scomparsa. Questa mappa è solo un luogo di simboli addizionali, e dà le reazioni che si otterrebbero se ci si trovasse sul terreno stesso. Allo stesso modo si può trovare una sorgente d'acqua. E ugualmente delle cose astratte sono accessibili con il pendolo, e in realtà tutto quello che può essere definito con dei simboli (parole).
I fenomeni della radiestesia allora si possono facilmente spiegare se consideriamo la natura multidimensionale dell'uomo.
Quali prospettive si aprono nel riconoscere questa multidimensionalità. L'uomo, alla Sorgente della sua esistenza, si riappropria della sua vita e della sua creatività. La natura dell'uomo è multidimensionale, e la radiestesia ne è la prova!
( tratto da SIR- Società Italiana Radiestesia)
ing. Pietro ZAMPA… negli anni ’60…
…la Radiestesia è la scienza che, mediante la captazione delle irradiazioni che ogni corpo ed ogni sostanza emette, ci consente di scoprire corpi e sostanze nascoste, di conoscere l’ubicazione, l’entità, la natura, la specie, la qualità e l’influenza che esercitano gli uni sugli altri…
…le irradiazioni sono emanazioni impercettibili direttamente dai nostri cinque sensi, le quali si sprigionano da qualsiasi corpo animale, vegetale o minerale, e che si spandono nell’atmosfera pressappoco come avviene per le onde sonore…
…Tuttavia quasi tutte le persone normali possono afferrarle, comprenderle, interpretarle e servirsene mediante piccoli e semplicissimi apparecchi, che fanno le veci per noi quasi di antenne radio…
Chiarimento necessario : la Radiestesia interagisce con l’esistente nella dimensione
Spazio, non nella dimensione Tempo. Non fa previsioni ..metereologiche…
Psicometria:
il termine fu introdotto nel 1842 allo studioso di paranormale Joseph Rhodes Buchanan, il quale sviluppò una sua teoria secondo cui ogni oggetto emanerebbe una sorta di "vibrazione", e che l'abilità del "soggetto” sarebbe semplicemente quella di saperla percepire e raccontarne la storia e descrivere l’oggetto da indagare.
Successivamente, nel 1932, cioè 80-90 anni dopo, di questo termine se ne è appropriata indebitamente la psicologia, secondo cui la psicometria sarebbe il campo di studio della teoria e della tecnica della misura nella stessa psicologia, travisandone e distorcendone il significato originario.
Metodica sperimentale effettuata ( con mezzi adeguati alle finanze disponibili ): ciascun
componente il gruppo di studio ( 12 studenti ) si incarica di fare introdurre in un
contenitore standard, identico per tutti, a parenti, amici o conoscenti, un oggetto qualsiasi
e se relativamente piccolo ben ancorato sul fondo del contenitore.
Dopodiché si raccolgono, mescolandoli, tutti i contenitori standard sigillati
precedentemente. Nessuno degli sperimentatori è al corrente del contenuto dei
contenitori. Si procede con la sperimentazione sorteggiando un contenitore per il soggetto
e trascrivendo le percezioni, le immagini, le sensazioni o emozioni che via via vengono
descritte. Al termine viene riletto quanto descritto, dopodiché viene aperto il contenitore
per verificare la validità o meno del percepito. Si possono evidenziare più filoni che spesso
si intrecciano: da una parte la “storia” dell’oggetto : forma, colore, composizione,
provenienza… ; dall’altra informazioni e dati relativi al “possessore” dell’oggetto, una
“memoria” aggiuntiva che si sovrappone a quella dell’oggetto in sé. Gli studenti rimangono
sempre molto “sorpresi” di quello che riescono a fare con naturalezza e senza pregiudizi.
Ecco il motivo per cui si preferisce usufruire di studenti, anche universitari, per questi
esperimenti che evidenziano queste potenzialità dell’essere umano.
La Radiestesia, la Psicometria e metodiche simili forniscono l’evidenza della loro validità.
Resta da indagare attraverso quali canali si possono ottenere simili informazioni su
persone e oggetti assolutamente sconosciuti.