Più volte ho riferito che il “Corpo” ha tante porte e tante finestre attraverso le
quali è possibile accedervi per comprenderne il funzionamento e/o la “cura”:
1) Calligaris con le sue “griglie” e i punti o “placche” di attivazione di tutte
le possibilità che il “Corpo” può estrinsecare, dalla visione dello stato degli organi
interni e propri e altrui alla visione a distanza di oggetti, persone o pianeti;
2) l’Agopuntura con i “Meridiani” e i punti “equipotenziali” con aghi e “Moxa”;
3) L’Iridologia che fornisce lo “stato” normale e/o patologico interno ;
4) Non ultime, come “lettura”, le “mappe” dettagliate del rapporto “simpatico” fra i
“Fiori di Bach” e le zone corporee che sono in “risonanza” con i vari disequilibri.
“Capitolo VII Meccanismi di azione ed effetto dei fiori
Da un punto di vista fisiologico, secondo ciò che ho già detto nel Capitolo I, l'ipotesi sulla quale si basa il meccanismo d'azione dei Rimedi Floreali dice che la vibrazione dei fiori agisce sulle vibrazioni del campo energetico dell'essere vivente, armonizzandolo.
Ogni blocco o rottura che si produce nei circuiti di energia si converte in uno squilibrio emozionale che, se si mantiene, dà luogo a manifestazioni patologiche organiche. Ogni fiore, dunque, agirebbe sbloccando o «suturando» queste lesioni, diminuendo la loro azione in proporzione al recupero dell'equilibrio. Questi medicamenti agiscono quindi per azione fisica e non chimica come quelli della medicina allopatica tradizionale.
Per questi motivi gli effetti che una persona curata con i fiori può sentire, non derivano, a rigore, dai rimedi, ma dalla struttura della persona, come se il rimedio agisse per una specie di catalisi. Ciò spiega perché, quando si prescrive un Rimedio Floreale erroneamente, questo non danneggia, dato che la vibrazione del fiore non agisce se l'emozione corrispondente si trova in equilibrio. Questo fa sì che il sistema Bach sia uno dei pochi sistemi medici che può essere usato da chi non è professionista e permette la autocura.
Vediamo un esempio delle caratteristiche individuali della risposta alla cura. Ad una persona depressa per insoddisfazione nella sua professione viene prescritto Wild Oat. La risposta varierà. In qualche caso sparirà la depressione e l'individuo proverà interesse per quello che sta facendo, «mette radici», come ha detto Bach. In altri casi il rimedio lo porterà ad abbandonare ciò che non gli piaceva ed a scegliere qualche altra cosa. Il rimedio ha ristabilito l'equilibrio energetico alterato e perciò ha stimolato l'individuo a realizzare una ricerca nell'ampio orizzonte della vita. La possibilità del cambiamento stava nell'individuo e non nel rimedio”. Fonte: tratto da “Introduzione ai rimedi floreali di Bach” di Maria Luisa Pastorino 1991 ISBN 88-7676-095-4
Come riferimento: http://www.lo-spirito.com/1/calligaris_giuseppe_7737568.html
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