Ernesto
Finché non ero me stesso, ho sempre avuto, fin da giovane,
i “suggeritori”, fissi o temporanei.
Dal ’67 Charlie, interiore e fisso che parlava solo in Inglese,
e mi toccava farmi tradurre quello che mi diceva. Altri erano occasionali
e/o esteriori, a seconda le necessità del momento.
Nel 67-68 ce n’era uno in particolare:
Ernesto !
era un sifilitico all’ultimo stadio e perennemente ubriaco,
viveva sui sedili di marmo del Comune (allora era possibile anche
questo), si pisciava addosso e c’era una puzza orribile.
Tutti lo schernivano “distinguendosi”, come a dire guarda che schifo,
io non sono così.
E lì c’era la fermata di tutti gli autobus.
Aspettando l’autobus x andare a casa mi diceva sempre la stessa frase:
MONA!!
(in veneto significa di tutto).
Dopo mesi di questa solfa un giorno mi disse: vuoi fare una cosa x me ?
portami del Vino.
Comprai un bottiglia di vino “buono” e gliela portai.
La prese in mano, la guardò e la ruppe sul muro dietro le sue spalle,
dicendomi:
MONA!!!
Passarono giorni prima che mi rivolgesse di nuovo insulti e un giorno
mi disse :
mona volevi che bevessi quel vino fasullo buono solo per i “SIORI”:
MONA !
portami del vino sfuso, quello verace che bevono gli Uomini come me.
Da quel giorno diventò prima mio suggeritore (sapeva sempre tutto di
quello che avevo dentro e che mi stava capitando) e poi mio amico e
Maestro.
Il primo Maestro.
Se non mi aprivo alla ricezione degli insegnamenti che mi ha dato avrei
continuato a sentirmi dire MONA e lo avrei scartato come Uomo,
come essere umano e come Maestro, allontanandomi da lui per come
facevano gli altri, infastiditi dal fatto che leggeva
“DENTRO” il cuore e all’Anima delle persone .
Massimo