Quale è lo Scopo, il Fine di ogni Iniziazione, dalla più semplice alla più profonda ?
Quale è lo Scopo, il Fine del “Buddismo”, e soprattutto dello ZEN ?
Quale è lo Scopo, il Fine dei Veda e in modo particolare delle Upanishad ?
Quale è lo Scopo , il Fine delle recenti Satyōpanisad dettate da Sai Baba ?
UNO ed UNO soltanto.
In tutte le Civiltà “primigenie” esistono, e in un certo senso ancora resistono, vari
tipi di Iniziazioni dalla più semplice, quella inerente l’ingresso nell’età puberale, a
quelle via via più elevate e anche molto rischiose e ai limiti dell’umanamente
possibile.
Il Buddismo fa esclusivamente riferimento a ciò che, si racconta, ha, o hanno,
realizzato il Gautama o altri Buddha, prima o dopo di Lui.
Che poi per i comuni mortali sia “quasi” impossibile da realizzare “praticamente”
in questa Vita, resta da verificarsi.
All’interno degli insegnamenti si prendono in considerazione vari aspetti e vari
prospetti inerenti il percorso della “Buddhità”: dalle iniziali difficoltà, alle tecniche
di ascesi e si fa spesso riferimento ad un aspetto, fra i tanti, dell’Uomo:
la mente e i suoi vari livelli,
dalla mente Duale
(La mente “normale” è duale, pensa in termini di dualità: luce e buio, giorno e
notte, estate e inverno, vita e morte, buono e cattivo, morale e immorale,
estroverso ed introverso, il reale e l’irreale, l’effimero e il permanente.
La dualità è sempre presente ),
alla mente “Sincretica”,
in Italiano “INTELLETTO”,
capace di vagliare le varie esperienze e raccoglierle in un “fascio” unico ( niente a
che fare con il fascismo), quasi fosse un Ciclope con un solo occhio ( o terzo
occhio ).
Una ottima “sintesi” sul buddismo è su facebook, fatta da Carlo Mirandola e vale
la pena di essere letta e messa in pratica, vista la sua accessibilità e facile
comprensione.
Ecco un estratto di cosa scrive l’Amico Carlo :
“L'insegnamento del Buddha ha come unico obiettivo
la Liberazione dalla Sofferenza
psichica e l'instaurazione di uno stato costante di serenità.
Realizzare 5 poteri che ognuno di noi possiede già ma non usa: il controllo della
mente, la presenza nella realtà, la consapevolezza del cambiamento, il non
attaccamento, l'amore universale.
Un Buddha è colui che ha conquistato la serenità e la mantiene in qualunque
situazione, ogni essere umano ha la sua natura.
La serenità non dipende dalle situazioni ma dalla nostra reazione ad esse.
La nostra reazione alle situazioni è condizionata dalla nostra esperienza, ossia
dal nostro passato, questo condizionamento si chiama legge del KARMA,
che significa "azione".
Ogni nostra azione è condizionata dalla nostra esperienza, quindi il nostro
presente è condizionato dal nostro passato e il nostro futuro è condizionato dal
nostro presente, quindi intervenendo sul presente siamo in grado di determinare
il futuro.
Impara a neutralizzare le tue reazioni negative e a coltivare quelle positive
ponendo il tuo progetto di Buddhità al centro della tua vita mantenendoti sereno
in ogni circostanza e amando gli altri.
Non c'è né nascita né morte, né creazione né distruzione, né uno né molti, né
dentro né fuori, né grande né piccolo, né puro né impuro...
SONO TUTTE FALSE DISTINZIONI create dalla mente, quindi la Retta
Comprensione è la VERA natura della Realtà.
La realtà è continuo cambiamento quindi impermanente e l'esistenza di ciascuna
cosa è condizionata da tutte le altre , quindi NOI non possiamo attaccarci a
NULLA e questa è la
famosa ILLUMINAZIONE del Buddha.
La sofferenza ha 3 cause immediate:
le Aspettative, le Paure, i Sensi di Colpa
ma tutte e tre sono infondate.”
Cosa accomuna tutte queste, e altre, correnti di pensiero e scuole di pratica ?
Dallo Yoga alla Psicosintesi, dalle arti marziali ( preferisco chiamarle parziali, in
quanto non mettono nella loro attuazione questo “Scopo” che l’Uomo può
concretizzare ) alla meditazione, Dhyāna in Sanscrito, corrispondente alla latina
Diana, divinità trina, dalle danze tribali alla “trance mistica” ?
Ancora uno Scopo, UNO ed UNO soltanto.
Lo ZEN e le Upanishad sono molto chiari ed espliciti a tal proposito ed ancor di
più le Satyōpanisad.
Chi vive la “condizione” ZEN è l’esempio vivente della concreta possibilità, per chi
vuole, della comprensione e del contemporaneo superamento della mente
ordinaria e duale, convivendo l’apparente dualità ( dentro-fuori, io-SE’, Corpo-
Spirito ) nella Reale condizione
dell’ UNO.
Lo Scopo del “Buddismo” non è il “vuoto”, non è la ricerca o le speculazioni sul
“NULLA”, se esiste e in che cosa non consiste, è solo ed esclusivamente il vivere
la Realtà
dell’UNO.
La “cosiddetta” “ Illuminazione” non è altro che l’inizio del nuovo e “rivoluzionato”
Corso o Percorso dei vari e diversi e separati ( in apparenza ) aspetti, rivisitati e
visti finalmente come facenti parte e solo “aspetti” (come le facce di un unico
DIAMANTE- Vidyā in India-)
dell’UNO
I Veda e le Upanishad perseguono lo stesso Scopo :
l’UNO.
Le Satyōpanisad di Baba sono l’ultimo ed ulteriore aggiornamento del medesimo
Scopo:
La LIBERAZIONE.
La Liberazione dalle reincarnazioni e l’estinzione del Karma con l’attuazione del
Dharma,
l’Essere coerente con le Leggi del Cosmo.
Questo è lo Scopo, UNO ed UNO soltanto.
Far cessare ed esaurire la catena delle reincarnazioni e del Karma si ottiene
solo così,
realizzando il Dharma si compie
la LIBERAZIONE dello Spirito.