Come tutti gli scritti e i testi Sacri presenti da sempre e presso tutte le varie
civiltà, Essi si prestano a più livelli di lettura. Anche gli scritti di ( o su ) Sai Baba,
come la recenti SatyĆpanisad , hanno più livelli di lettura.
Le verità si svelano in maniera direttamente proporzionale alla capacità di
comprensione e più evoluto è il lettore più si avvicina alla Verità, unica, eterna e
Cosmica.
I livelli:
1) a chi sperimenta la sfera emotiva;
2) a chi si immerge nella sfera affettiva;
3) a chi si avventura nella sfera sentimentale;
4) a chi si spinge oltre, nelle sfere transumane.
Un primo livello
è accessibile e comprensibile da quegli Spiriti ( Atma ) la cui prerogativa
prevalente è attestata e consolidata, per la loro non molto elevata
Interiorizzazione, alla Sfera pertinente le
Emozioni
( di poco al di sopra del mondo Animale evoluto ).
Questo livello è pertinente lo sviluppo del 2° Chakra .
Essi vengono scossi, sconvolti, alterati anche dalle minime stimolazioni sensoriali
e al …primo contatto, o meglio “impatto”, con il Divino , ne vengono
enormemente stravolti, tant’è che pur prendendone Coscienza, si possono
polarizzare in maniera antagonista e finire col negare agli altri e a sé stessi la loro
profonda esperienza.
Il loro primo contatto con il Divino viene sancito a volte dalla Vibuti, da un piccolo
dono, la materializzazione di una catenina, di un anello, qualcosa di coerente con
la loro evoluzione, ancora molto legata alla materia.
Ma è sufficiente ad “accenderli” .
Questo livello di lettura è il Divieto
( come i sette Comandamenti di Mosè o il Libro dei Morti ) :
non fare questo, non fare quello, questo è vietato, quello è tabù, non mangiare
questo, non mangiare quello, non fare sesso, non bere alcolici … e simili.
Un secondo livello
è accessibile e comprensibile da quegli Spiriti ( Atma ) la cui evoluzione è
pertinente la Sfera degli
Affetti
( una forma di “attaccamento”, appropriatamente di malattia si dice essere
“affetto”… ).
Questo livello è pertinente lo sviluppo del 3° Chakra.
Essi vengono “rapiti” dagli affetti e le loro scaturigini. Per convogliare la loro
attenzione al Divino è sufficiente ben poco: uno sguardo, una carezza, una
qualche “cura” da parte del Divino nei loro confronti, dopodiché vivono, anche per
lunghi periodi, in uno pseudo stato di “beatitudine” e sembra che abbiano
compreso e “appreso” non solo il mondo intero ma soprattutto
il Messaggio del Divino.
Spesso solo a parole.
Hanno … quasi il … bisogno di continui “rinforzi” e ripetizioni quasi coatte
a esperienze già avute ma non metabolizzate, il vedere il Divino, l’osannare il
Divino, lo sperare di avere un incontro privato, il rivolgerGli i desideri o ricevere
una “grazia” :
creano quasi una “dipendenza” dal Divino che realizzano con continui e ripetitivi
viaggi, nella speranza, spesso vana, di essere ancora e ancora e ancora oggetto
di “cura”, di manifestazioni di affetto nei loro confronti da parte del Divino.
A nulla valgono i messaggi espliciti a loro espressamente rivolti a smettere di
“volere”
e desiderare, ma cominciare a “dare” sé tessi e quello che hanno dalla Divinità :
cura, Affetto, benevolenza, comprensione e compassione ( di tipo Buddista ).
Per questi Spiriti (Atma ) la cosa più difficile da realizzare è il “distacco” affettivo
da sé stessi, dalle proprie e altrui istanze di “coinvolgimento” che
necessariamente sfocia nel perdurare dei vincoli con i desideri di possesso e
attaccamenti morbosi nei confronti di familiari, di figli, del coniuge e anche di
oggetti che “evocano” eventi di affetto
( fanno parte di questi attaccamenti “affettivi” le foto dei loro parenti defunti messe
in bella vista - di danno a sé stessi e al defunto che si trova a “vedere”, tramite la
foto la dimensione già abbandonata con la perdita del supporto corporeo -,
quelle degli eventi cruciali come matrimoni, battesimi, funerali … no …
funerali no ! ).
Questo livello di lettura è I Propositi e le buone intensioni:
vorrei cambiare stile e tipo di vita, ma non posso, mi riprometto di prendere
Coscienza dei miei errori e vorrei correggerli, ma non ci riesco proprio, ma
prometto che in futuro cambierò … , insomma la FUTUROPATIA in atto
( malattia perniciosa e molto contagiosa che colpisce soprattutto i politici,
ma non solo ).
E’ un buon inizio, comunque.
Un terzo livello
è accessibile e comprensibile da quegli Spiriti ( Atma ) la cui evoluzione è
pertinente la Sfera
dei Sentimenti.
Questo livello è pertinente lo sviluppo del 4° Chakra.
“Quali colombe, dal disio chiamate …
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende ...
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Amor condusse noi ad una morte …”
Questo passaggio dantesco esprime appieno questa Sfera, con i suoi limiti,
le connotazioni e le implicazioni.
La forza di questo tipo di amore ( minuscolo ) è irresistibile e a volte fatale.
Questa forma manifesta di attrazione, che può cambiare polarità diventando
repulsione, odio … anche viscerale, è ancora legata più alla forma che
all’Essenza e al modo di concepire e vivere la Vita in maniera coerente con il
Cosmo.
Si basa sul rapporto IO-IO, IO-TU, TU-IO, biunivoco e spesso tragicamente
univoco ed egoistico. La tendenza innaturale è il dominio, la prevalenza,
l’esclusività possessiva.
La tendenza naturale è il “trasporto”, la proiezione e l’introiezione di questa
“attrazione” o liberatoria o coercitiva.
E’ il punto nodale e di svolta ( o evolutiva o involutiva ) dell’Uomo in questa
dimensione.
Questo livello di lettura è le Possibilità: tu, Uomo, puoi fare, puoi decidere, puoi
rendere la tua vita una continua scoperta e conquista delle tue potenzialità,
realizzare la tua Liberazione dalla ruota delle continue e ripetute Incarnazioni.
Gli ulteriori livelli
( quarto e/o quinto ) sono accessibili, pertinenti e comprensibili a quegli Spiriti
( Atma ) che hanno sperimentato, vissuto, superato e parzialmente trasceso le
vicende umane che sono vincolate e in parte dirette e gestite dall’ IO ( il “self” di
Jung ), la “NAFS” dei Sufi, l’EGO individuato e individuale condizionante e
limitante la possibile e potenziale evoluzione dello
Spirito.
Il loro contatto col Divino è immediato ( non mediato da nessun tramite ).
Non hanno nessuna incombenza, nessuna necessità, nessun bisogno di
ricorrere o far fede alle varie Sacre Scritture, semplicemente le attuano, e le
trascendono.
Per Essi ( Spiriti incarnati ) le uniche “Leggi” valide e vigenti sono quelle del
Cosmo,
leggi sempiterne a cui possono conformarsi indistintamente tutti gli Esseri
esistenti, vivendo interiormente ed esteriormente quella che è una SUA
caratteristica peculiare:
l’Armonia,
essenza dinamica degli Universi o Poliversi che dir si voglia.
Questi livelli sono pertinenti lo sviluppo del 5° e 6° Chakra.
Schopenhauer potrebbe essere un esempio della copresenza della duplice
tendenza alla trascendenza affiancata alla immanenza, oppure Van Gogh,
entrambi ancora contesi dalla dicotomia genio-follia, tanto più esasperata,
quanto più vicini alla soluzione, che, se non risolta in questa vita, può portare al
suicidio.
Sempre e comunque deprecabile in quanto non esaustivo.
Altro rappresentante di questo 4° livello (5°CHAKRA) è Padre Pio, in discussione continua,
quasi …perenne fra il suo IO-Anima , “NAFS” e lo Spirito
( vedi http://www.lo-spirito.com/1/la_spiritualita_e_il_fondamentalismo_7019804.html
e http://www.lo-spirito.com/1/anima_anima_e_spirito_7027739.html ) .
E … 5° livello …
l’UNO manifesta la Sua vera natura mutevole, cangiante, multicolore
delle sue infinite possibilità, come l’arcobaleno dalle mille cangianti sfumature.
Questi Esseri risplendono di luce propria e sono FARO per l’umanità multiforme.
Qualcuno li chiama Uomini Santi o Uomini Divinizzati, oltre la soglia dell’umano
Intelletto ( o Buddi o Ganesha )
Maometto e Kotama Okada, solo per citarne qualcuno.
Questo livello di lettura è il Fare l’UNO
( come il compiere l’Opera degli Alchimisti, passando e ripassando una serie
quasi infinita di volte attraverso il SOLVE-COAGULA ), non c’è più dualità, non
male non bene, non separazione, non maschio e femmina, ma solo e soltanto il
Fare all’unisono con
il Tutto che è l’ Uno.