Stavo tornando a casa dal Pedrocchi, luogo abituale di stazionamento in quegli
anni, in una calda giornata di autunno ( per l’esattezza era il 23 settembre 1968),
quando, appena imboccata la via che dal Santo va verso S. Giustina, ho
cominciato a sentire un odore di rose molto intenso che aumentava mentre
camminavo.
Improvvisamente sparì e stimolato dal fatto insolito mi sono fermato un attimo e
poi sono tornato indietro e ho risentito l’odore di rose.
Mi guardo attorno per risalire alla fonte dell’odore, ma nei balconcini della via
non c’erano rose.
L’unica fonte sonora ero un vociare dietro un portone di una ex chiesa ed era da
lì che proveniva l’odore di rose. Sono entrato e ho chiesto alla prima persona
incontrata cosa ci fosse da sapere e da vedere.
Mi hanno invitato a fermarmi per poter partecipare all’evento.
Chiesi di cosa si trattava e mi rispose che erano intervenuti da tutte le parti
d’Italia i “discepoli” e i “figli spirituali” di Padre Pio, morto un anno prima in quella
data, per visionare tutti i filmati esistenti che Lo riguardavano.
Chiesi ancora dove fossero messe tutte quelle rose di cui avevo sentito l’odore.
Mi guardarono con un sorriso fatto col cuore che difficilmente posso dimenticare,
e molto semplicemente mi risposero:
“Non ci sono rose qui dentro, è Lui che ti ha chiamato”.
Sono rimasto lì fino a tarda sera a guardare i filmati e le foto che avevano portate.
La mia formazione scientifica e classica non lasciava spazio a simili “esperienze”.
Capitolo chiuso.
Son dovuti passare degli anni prima di ottenere un secondo incontro.
Ne parlo più ampiamente in seguito.