Ignoriamo quello che siamo, ed ancor di più quello che possiamo essere.
Non vediamo interamente ciò che siamo, quello che vediamo è la nostra ombra.
“ Ogni tipo di simpatie o antipatie, orgogli e pregiudizi, amori ed odii ed altre cose
simili, si insinuano inavvertitamente nella nostra coscienza, la coscienza
personale, frantumando le nostre energie e tenendoci lontani dallo scopo-meta
suprema nella vita:
l’Autorealizzazione”.
Ma c’è un luogo Santo, uno spazio vuoto ( è dal nulla che tutto viene creato ),
dentro di noi dove nulla deve essere riposto; questo luogo Santo non deve
ricevere né conservare emozioni umane né tanto meno pensieri umani.
Questa è la ragione per cui, questo luogo Santo prima di essere accessibile deve
essere e rimanere vuoto, privo di emozioni-pensieri del mondo, solo così è
possibile esserci .
E’ da questo “nulla” che può emergere l’Armonia del vostro Essere
( dei tre corpi manifesti – Bashar, Nephesh, Ruach-) .
Cercate di fare emergere e dare vita al pagliaccio che è in voi, ridete di voi stessi
perché quando riuscite a ridere di voi stessi vuol dire che state sradicando
l’egocentrismo,
quell’egocentrismo che è un guscio che limita la vostra coscienza e vi fa
alimentare sentimenti di odio, rancore, rabbia o comunque negativi anche verso
voi stessi.
( nell'immagine- macchina anatomica del Principe Sansevero- il corpo dell'Uomo
ha il cuore della Donna e la Donna il cuore dell'Uomo - Unio Mistica- )