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Giuseppe Moscati medico e Santo

Giuseppe Moscati medico e Santo - Lo Spirito

Lo Spirito il Dolore la Sofferenza e la Catarsi

La Sofferenza non è fine a sé stessa, se generata per indurre e stimolare e

accelerare la purificazione dell’Anima e l’evoluzione e la realizzazione dello

Spirito, spesso, anzi, è voluta, determinata e programmata consapevolmente

 dallo stesso Spirito.

Dieci anni fa, circa, è iniziato per me un percorso accelerato di intenso,

incessante e acuto dolore, e preludio della Sofferenza Catartica e liberatrice dello

                             Spirito.

Dopo avere effettuato degli impianti dentali sono rimasto completamente bloccato

per il mal di schiena per un periodo … quasi interminabile di un mese. Abituato

come sono ad essere sempre in movimento costante e trovarmi costretto a letto

con dolori atroci ed insopportabili talmente forti da farmi piangere per il dolore.

E’ cominciato il Calvario di medici, non sempre all’altezza del loro compito, di

esami medici, di radiografie, ecografie, TAC, risonanza, e quant’altro esiste.

Per principio, forse bizzarro per molti di voi, ho sempre rifiutato medicine e

antidolorifici.

Diagnosi laconica: ci sono due ernie di 2-3 centimetri quasi strozzate che bisogna

operare, ma per operare il medico pretende che firmi la liberatoria, con la quale

dichiaro che se ...

rimango paralizzato ad ambedue le gambe … non ne risponde per niente.

Naturalmente rifiuto di firmare  … la mia condanna.

In questo Calvario del dolore, le ho provate tutte, ma dico tutte, per uscirne,

quasi invano.

L’unico giovamento, anzi sollievo temporaneo e di breve durata, l’ho trovato in

Beato Tranquillo”, il nome è tutto un programma, Anima Buona e caritatevole,

un massaggiatore con le mani, a dir poco, più grandi di Carnera. La sua tecnica è

semplicissima: d’un sol colpo sbocca i fasci muscolari liberando dal dolore.

Diventiamo da subito Amici intimi e ci confidiamo reciprocamente il vissuto.

Ma questa condizione di dolore e immobilità e l’impossibilità di compiere

movimenti semplicissimi come fare la doccia, allacciarmi le scarpe, scendere le

scale, stare seduto genera la seconda fase correlata:

                                              La Sofferenza

che non è più il Dolore, che è solo del Corpo.

Le incapacità, l’essere impediti in tutto e sempre con dolori atroci non logora il

Corpo ma inficia la “libertà” dell’Anima, che stimolata dalla Sofferenza è portata

ad intravedere ed esplorare nuovi percorsi, provando e tentando irti percorsi

di vita non ancora o mai vissuti.

Mi hanno portato in Brasile da “Fritz”, alias Rubens Faria Junior.

Ne ho visto fare di cose … incredibili.

In fila assieme a milleduecento-millecinquecento persone …

doloranti e sofferenti.

Senza neanche guardare mi fa una iniezione, con dentro quel liquido del filmato,

prima nel cranio ( dal punto di vista medico è impossibile da farsi ), e poi nella

 schiena, dicendo all’assistente “infermeria”, che significava … da operare.

La mia super razionalità mi ha impedito di procedere con l’intervento.

Intanto passano gli anni e il mal di schiena non diminuisce, anzi compare una

terza ernia.

Nella primavera del 2007 …( anno memorabile ) mia moglie legge dal

parrucchiere  di un’offerta in un luogo di cura dove con i fanghi si cura il mal di

schiena a Ischia.

Andiamo, anche se riesco appena a fare pochi passi con dolori sempre atroci, e

trascorro quei dieci giorni quasi sempre dentro le piscine e a fare massaggi.

L’ultimo giorno, però, decidiamo di fare i “turisti”.Contrattiamo con un conducente

di una APE a 3 ruote, l’unico mezzo che può girare liberamente a Ischia e

“turistiamo”.

Ci fremiamo per una sosta di rinfresco e davanti si erge la Chiesa del

Soccorso”!!!

Il conducente ci invita a visitarla con calma mentre fa uno spuntino.

Moglie e figlia mi precedono, perché non hanno i miei handicap …

e le perdo di vista.

Stavo per terminare il giro … quando … quando mi sento chiamare per nome:

 Pietro.

Mi guardo attorno, ma non vedo nessuno e ancora … Pietro … Pietro, dì a Lucia

che va tutto  bene.

Esordisce così, per poi darmi notizie e aggiornamenti su conoscenti e amici

prima, poi familiari via via sempre più vicini e intimi, infine  parla di me e delle mie

condizioni fisiche e del mio Stato Interiore e di ciò che debbo ancora realizzare.

Incuriosito, ma non molto sorpreso, a questi eventi sono avvezzo, chiedo:

chi sei tu ?

Giuseppe … , Giuseppe Moscati in vita medico.

Di rimando gli rispondo: sono anni che vengo a Napoli a trovare Sansevero ed

ogni volta vengo a trovarti al Nuovo Gesù, ma finora non mi hai mai parlato.

E Giuseppe: è vero, non eri ancora pronto ad ascoltare quello che ti

                  Svelo adesso.

Mi parla dell’Anima, dello Spirito, dell’evoluzione dell’umanità, di altri mondi,

prima e dopo quello terreno, della esistenza di alcuni “mondi molto particolari” e

così via.

Inizia una sfilza di domande e obbiezioni da parte mia, tutte puntualmente chiarite

in maniera molto approfondita, e mi invita a riflettere, verificare e sperimentare.

Termina dicendo che quello che ha Svelato è segreto e va tempestivamente

                                                         Rivelato,

e Svelato soltanto, a discrezione, a chi è in grado di apprendere la verità dello

    Spirito.

Questa esperienza è molto intensa, profonda, coinvolgente tutti i livelli

dell’esistenza del mio Essere e in grado non solo di mettermi sottosopra, ma tale

da cambiarmi radicalmente la vita.

Tutto mi è stato chiarito con dovizia di dettagli e particolari semplicemente  …

sconvolgenti, che aggiunti a quelli datimi da Victor Hugo in Brasile, integrano la

                               Globalità della Realtà .

Dopo un “fiat”, ripresomi un po’, il contatto diretto con un tale Essere così evoluto

mi fa sorgere spontanea questa riflessione che gli esprimo : come è reso

possibile il fatto che un Essere della tua profonda Spiritualità ed Interiorità

possa rivolgersi e dialogare e trasmettere queste esperienze ad un uomo come

me ( quello che mi ha colpito è la profondissima “umanitas” talmente coinvolgente

da lasciarmi disarmato, senza nessuna resistenza o remora, non ero stupito tanto

di quello che mi era stato detto, quanto dal modo in cui mi era stato trasmesso) ?

La risposta è stata questa: più un Essere è via via progredito Spiritualmente,

più nel contempo riesce a modulare la sua frequenza vibratoria in modo da

potersi porre al di sotto del piano vibratorio dell’Essere che contatta per rendersi

a lui comprensibile.

Noi umani la chiamiamo Umiltà , per me ancora da realizzare.   

 

Quando lo Spirito … effettua una Catàbasi ( materiazione o incarnazione )

(in greco κατάβασις “discesa”, da  βαίνω “andare”,e κατα- “giù”, come in greco

 κάϑοδος da κατα – “giù” e οδος via, strada, all’opposto di  ἄνοδος da  ανά “verso

 l’alto”- onde ano- e οδος via, strada ) , indipendentemente dalla motivazione di

tale impresa, se frutto di un atto volitivo, o dettato da necessità evolutiva,

                                        la Sofferenza serve …

serve per liberare l’ Anima dalle pastoie e dai limiti del Corpo e attraverso questa

che è la

                                                        Catarsi

 dell’Anima, accedere e scoprire ed avere esperienza della Realtà  del proprio

 

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