Questo Kamephis, Kmephis o Kmeph, è in realtà un antico dio sotto le sue varie forme greche. Il nome dovrebbe corrispondere all’egiziano Kamutef, che denota il Dio Padre-di-sua-Madre, cioè il primo generatore ingenerato, autogennetos, che è identificato con Amun-Ra-Kamutef o con Min itifallico. Kamutef è così una forma dell’antico demiurgo ermafrodito .
La sua unica comparsa in un testo greco appare in Damascio, in un passo che riguarda i Tre Kamepheis, una trinità demiurgica. Il primo dio derivò dalla coppia originale di archai, principi: l’acqua e la sabbia dell’Egitto. Il secondo fu prodotto dal primo; il terzo dal secondo.
La triade costituisce il mondo intellegibile nella sua totalità.
Damascio afferma che questo è il racconto dato da Asclepiade, apparentemente l’Egiziano che la Suda descrive come in possesso di una profonda conoscenza della teologia del suo paese e che scrisse inni ai suoi dei nativi. Si dice che abbia composto un libro sulle concordanze fra le diverse religioni; e Svetonio gli dà il nome di Mende, così che egli presumibilmente viene dalla stessa città di Bolo. Ci viene detto che il terzo Kamapehis fu il Sole e anche
l’Intelletto Intellegibile.
Vediamo nei Kamepheis una delle forme della trinità Egizia che fu poi adottata pedissequamente e ignorandone i significati più profondi da Platone e seguaci seguenti, compreso Il nefasto “Paolo di Tarso”. Nel “Kore Kosmou” il nome sembra scelto così da fare risalire infinitamente indietro nel tempo la rivelazione di Iside, esattamente come lo pseudo-Manetone, citato da Sincello, lega la propria gnosis a libri posti nei santuari dei templi che risalgono al secondo Ermete, figlio di Agatodemone e nipote del primo Ermete. Nel “Kore Kosmou”, invece, l’autore come il risultato ha prodotto una apparente illogicità temporale: Kamephis è il più antico di tutti, eppure ottiene la sua gnosis da Ermete, ma non siamo nel tempo ordinario, bensì nel tempo “Kairós” .
Segue l’ “Enneade” Egizia…
II° livello:
Geb e Nut, Divinità “generate”, “create” da Ammone o Ammon-Ra-Min che sono “separate” da “SHU” ( riferimento SHU= poggiatesta per lo “Sdoppiamento" - vedi ).
Correlazione fra Ammone- Min itifallico e lattuga …
Un’incontestabile differenza d’effetto fra lattuga e papavero da oppio consiste nella notevole midriasi (dilatazione della pupilla) osservabile con dosaggi anche bassi di lattucario, a confronto con il restringimento pupillare caratteristico degli oppiacei. Una componente psicoattiva non oppiacea, bensì stimolante e allucinogena degli effetti del lattucario è riscontrata nei casi di intossicazione accidentale acuta registrati dalla letteratura medica nel corso degli ultimi due secoli (cfr. Boe 1877; Spadari et al. 2003). Si veda l’enigma dell’alcaloide midriatico della lattuga. In base a questi dati, è possibile formulare un’ipotesi che spieghi la diversità di credenze sulla lattuga partendo da una differenza farmacologica: mentre in Europa erano d’uso comune le “dosi terapeutiche”, dagli effetti narcotico-sedativi e analgesici, fra gli antichi Egiziani erano originalmente in uso dosaggi più forti, che potremmo chiamare “dosi egizie”, dalle proprietà stimolanti e allucinogene. Le differenti interpretazioni culturali hanno fatto il resto: i dosaggi egizi comportavano esperienze psichiche – interpretate religiosamente – e fisiche, da cui l’itifallismo di Min; mentre in Europa, essendo noti solo gli effetti analgesici e “simil-oppiacei” della lattuga, si affermò la credenza nelle sue proprietà anafrodisiache.
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